Se ho una cessione del quinto in corso posso farne un'altra?

15.12.2017

PREMESSA IMPORTANTE

L'INPS per quanto riguarda la cessione del quinto dei propri pensionati si è di recente avvalsa della facoltà di recesso unilaterale dalle convenzioni in corso con i vari Istituti di Finanziamento riservandosi di rivedere i tassi indicati a seguito della revisione dei parametri indicati Ministero dell'Economia e delle Finanze ai fini della legge sull'usura.

La cessione del quinto è nulla?

Ciò non significa che i vecchi contratti stipulati non abbiano più validità, semplicemente funzioneranno in regime di accreditamento in attesa di un ricalcolo da parte dell'INPS (ciò apre la porta al ricalcolo- seppure in percentuale molto modesta - delle rate attuali)

Natura della cessione del quinto

Intanto è bene sapere che questo tipo di prestito è regolato da un DPR del lontano 1950 e della successive normative di attuazione e modifica: si tratta quindi di procedure ormai ben definite e con una casistica consolidata.

Cardine essenziale è che il prestito - per godere delle agevolazioni previste (in particolare tassi più favorevoli) non deve superare il 20% dello stipendio (salario) o della pensione.
Vengono poi fissati dei periodi minimi e massimi di rateizzazione, i limiti massimi di età (per i pensionati), definiti gli enti che possono erogare tale tipo di prestito e i soggetti che possono accedervi.
Sono regolati anche a livello di assicurazione e di garanzie: nel caso di dipendenti che avessero perso il proprio impiego la rivalsa infatti può essere applicata unicamente al TFR (trattamento di fine rapporto).

Le diverse cessioni del quinto

Da questa regolamentazione relativamente rigida conseguono due fatti.
- Il primo è che le differenze di condizioni offerte dai vari Enti eroganti sono piuttosto modeste (ma non insignificanti); la concorrenza è basata sul servizio: maggior attenzione, migliore assistenza, tempi più ridotti, servizi online, etc. .
- Il secondo è l'oggetto di questo trattazione:
Avendo una cessione del quinto in corso non è formalmente possibile ottenerne una seconda, ma si può procedere ad una revisione, o meglio ad una rinegoziazione.

Cessione del quinto della pensione

Vediamo quando e in quali termini.
Intanto evidentemente possono cambiare le condizioni che erano in essere al momento della stipula del contratto.
- Partiamo dal caso dei pensionati: se l'importo della pensione si incrementa il contratto può essere semplicemente aggiornato, oppure stornato e rinegoziato.
Questo si può fare solo in presenza di incrementi della pensione vera e propria (per esempio a seguito del recupero di periodi quale quello del servizio militare o dell'Università o altro)

Nel dettaglio a titolo di esempio

  • NO se viene riconosciuto un diritto a una indennità di accompagnamento a seguito di una invalidità non definitiva;
  • SI in caso di pensione di reversibilità di un congiunto, sempre in presenza dell'assenso dell'Assicurazione ed entro i termini massimi stabiliti per l'età (alcuni enti pongono il limite di 85 anni altri arrivano addirittura a 95).

Ricordiamo che in caso di morte prima dell'estinzione del debito l'assicurazione si fa carico del totale dell'importo residuo.

Cessione del quinto dello stipendio

Nel caso dei dipendenti può cambiare l'entità dello stipendio o addirittura la qualifica (per esempio da dipendente a dirigente).
Anche qui il contratto di cessione del quinto può essere aggiornato o rinegoziato sulla base dei nuovi parametri.
Può anche succedere che un dipendente cambi lavoro e migliori la sua posizioni retributiva. Vale quanto sopra.
Ma può anche succedere che cambi l'azienda per la quale lavora: non è senza conseguenze.

A parità di retribuzione anche l'affidabilità del datore di lavoro viene considerata dall'Ente erogante, preoccupato per la possibile perdita del lavoro.
Potrebbe intervenire cautelandosi sul TFR.

L'Ente che ha emesso la polizza assicurativa ha invece già fatto i suoi calcoli statistici sull'aspettativa di vita e quanto sopra non ha alcuna rilevanza, se non nel caso che la nuova attività presenti dei rischi maggiori, per il tipo di lavoro affrontato (si pensi ad un meccanico che viene promosso a collaudatore) o per la località dove viene svolto l'attività (lavori all'estero in zone interessate da eventi particolari).

In conclusione si può quindi affermare che - esclusi i rari casi visti nel paragrafo delle eccezioni - non possono sussistere contemporaneamente per lo stesso soggetto due cessioni del quinto.

di Irene Massa


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