Sempre più persone oggi hanno bisogno di spostare denaro da uno Stato all'altro per motivi di lavoro o familiari.
Avere
contatti con Paesi stranieri è un'occasione ghiotta, arricchisce umanamente, però
pone un problema cruciale, e cioè il trasferimento e cambio di valuta
In primo luogo i nomadi digitali
Ma anche i
pensionati che hanno abbandonato il luogo dove hanno vissuto la maggior parte
della vita in cerca di una situazione più sostenibile, economicamente...e non
solo. Per entrambi il tasto dolente sono le spese connesse allo spostamento di
moneta, che richiede il pagamento di un tasso di conversione e di commissioni
aggiuntive.
L'aggravio può essere considerevole se ci si affida alle banche,
perciò sono nati sistemi alternativi ai circuiti tradizionali, che coniugano
semplicità e trasparenza.
Basandosi sul meccanismo del peer-to-peer, consente a privati e
aziende di scambiare valuta in tempi rapidi.
Generalmente il pagamento avviene
in loco, e questo libera il destinatario dalla spada di Damocle rappresentata
dalle commissioni. Ne consegue che i costi sono circa dieci volte inferiori a
quelle che richiederebbero gli istituti di credito.