
Che responsabilità ha il garante nei contratti di finanziamento?

A buone intenzioni non sempre corrispondono esiti felici
Così, può capitare che chi si offre come garante per far ottenere liquidità al figlio, al fratello o alla persona amata, possa ritrovarsi a pagare - letteralmente - le conseguenze dell'altrui inadempienza.
Esempio. Un tuo carissimo amico ti chiede di garantire per lui il mutuo sottoscritto per ristrutturare casa. Nonostante lavori da anni per la stessa azienda, infatti, non è "appetibile" agli occhi delle banche causa contratto di lavoro a tempo determinato.
Tu ti fidi e ci metti la faccia. Del resto pensi che non ti costi nulla, che non implichi alcun coinvolgimento concreto, reale e materiale da parte tua. Il tuo amico intestatario del mutuo ti ha rassicurato: è una semplice formalità, si tratta solo di una firma. E invece...
Invece, se il tuo amico NON pagherà una o più rate, anche se né lui né la banca ti avviseranno (la legge infatti non impone a quest'ultima di farlo), ti ritroverai costretto a mettere TU mano al portafoglio per metterci una pezza. In caso contrario sarai segnalato come cattivo pagatore.
Morale della favola: se ti sei prestato a fare da garante, devi prendere sul serio il tuo ruolo. Dunque, è consigliabile informarti COSTANTEMENTE sullo stato delle rate scadute e in scadenza. Altrimenti potresti ritrovarti TU iscritto in Centrale Rischi a causa dell'insolvenza di altri.
Il garante deve essere pronto IN QUALUNQUE MOMENTO a raccogliere il testimone dell'intestatario del finanziamento ed, eventualmente, portare anche a termine il rimborso di questo.
Esercitando eventualmente, in separata sede, nei confronti del "garantito" il diritto ad essere risarcito della somma pagata.

Carlo De Rossi
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