Mutui variabili, cosa accadrà dopo la pandemia?
Si può tornare indietro e recuperare due anni vissuti pericolosamente?
Allo stato attuale è forse preferibile non porsi più la domanda, e accettare di dover convivere con il Covid19 per un periodo di durata imprecisata.
È ormai evidente che congelare qualunque decisione e progetto fino a quando la pandemia non finirà rischia di avere come unica conseguenza quella di vedersi scivolare gli anni tra le dita.
Ecco perché chi vorrebbe comprare casa dovrebbe darsi da fare, cercare la migliore proposta presente sul mercato, e sbrigarsi a sottoscrivere il fatidico contratto con la banca.
I tassi sui mutui continuano ad essere ragionevolmente bassi
E quindi sostenibili, ma non è detto che questa situazione di stasi positiva si protragga ancora per molto.
Un esempio? L'Euribor, indice a cui sono agganciati i mutui a tasso variabile, in dieci anni (2011-2021) è passato da 1,60% a -0,56%, arrivando al suo minimo storico. La discesa sottozero era iniziata a maggio 2015.
Cosa succederà sui Mutui a Tasso Fisso?
Situazione sostanzialmente buona anche la situazione dell'Eurirs, l'indice di riferimento dei mutui a tasso fisso. Questo infatti, negli stessi dieci anni è sceso dal 3,4% a 0,38% (novembre 2021), registrando il record a ottobre 2020 (0,02%)
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Giuliana Ferri
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