Un'auto si può comprare, vendere, demolire... o anche ipotecare. Non tutti sono a conoscenza di questa possibilità, che è comunque del tutto lecita e serve da garanzia a un creditore che ha concesso un prestito al proprietario del mezzo.
È possibile ottenere un prestito, se il reddito è molto basso?

La pioggia cade sul bagnato più spesso di quanto si possa pensare
Succede così che a chi non naviga in buone acque si rendano necessarie, in tempi stretti, spese impreviste
Può trattarsi di un guasto domestico, di un problema medico, o della riparazione dell'unica auto disponibile in famiglia.
Che fare allora se si ha un reddito basso?
Abbandonare ogni speranza di ricevere un aiuto economico, se lo stipendio su cui bisogna contare ammonta a qualche centinaia di euro?
L'esplosione ed il perdurare della pandemia Covid19 ha ingrossato considerevolmente le file di persone che devono mantenersi (e spesso mantenere anche il resto della famiglia) con una somma che non raggiunge i tre zeri.
Non solo commessi, barman o addetti di sala che hanno visto ridurre in modo drastico le ore lavorate, passando da un full-time ad un part-time, ma anche commercianti o imprenditore ridimensionati a loro volta per lo stesso motivo, o che stanno muovendo a fatica i primi passi sul mercato.

Quale prestito per chi ha un reddito basso?
Fortunatamente l'accesso al credito NON è precluso totalmente e senza appello alle suddette categorie. Bisogna però fare attenzione ai numeri, perché i margini di manovra sono molto stretti. E il discrimine tra un prestito accolto ed uno rifiutato è particolarmente sottile.
Ci sono limiti alle richieste di prestiti?
Sulla carta non c'è un "limite di sbarramento" per l'accesso. Non un importo sotto il quale gli aspiranti beneficiari vengano marchiati a mo' di lettera scarlatta. In pratica, però, banche e finanziarie pretendono che il richiedente abbia un reddito di sussistenza compreso, almeno, tra 700 e 800 euro.
La forbice è determinata dal fatto che, di volta in volta, l'esatto ammontare viene calcolato in base al numero di componenti della famiglia.
Questa cifra, comunque, equivale al netto disponibile dopo aver decurtato la rata di un eventuale finanziamento pregresso, e quella che dovrebbe essere corrisposta mensilmente per il nuovo.
Un esempio pratico: se la busta paga è pari a 900 euro ed il richiedente paga già una rata mensile di 100 euro, un eventuale ulteriore prestito NON potrà gravare per più di 50 euro aggiuntivi.
Si comprende quindi perché, da entrambe le parti, ci si debba muovere con il bilancino, rendendo il tutto poco agevole.
E con la cessione del quinto dello stipendio?
La situazione si alleggerisce parzialmente, almeno in linea teorica, se si aspira alla cessione del quinto. In questo caso, banche e finanziarie allentano i cordoni della borsa se lo stipendio, "ripulito" dalle rate mensili già da versare, equivale o supera il minimo vitale, che per il 2022 è fissato a 523,83 euro.
Queste considerazioni riguardanti i paletti economici si accompagnano poi a criteri e parametri che abbiamo già illustrato in altri articoli. Vale a dire la solidità creditizia del richiedente.

Carlo De Rossi
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