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Affitto senza busta paga: come fare?
Stai cercando casa in affitto? In bocca al lupo. Sembra che ultimamente trovare un appartamento sia diventato come passare le selezioni per Miss Italia. Non solo a volte non ti affittano una casa senza busta paga, alle volte non basta nemmeno quella, se ad esempio siete una coppia e uno dei due ha una partita IVA o un reddito non dimostrabile.
Situazione perfettamente plausibile nella società odierna, in cui il risparmio mensile è pari al valore di un pacchetto di chewing gum.
Non importa che tu possieda una villa delle dimensioni della reggia di Versailles... se non c'hai il pezzo di carta che attesta un'entrata fissa non sei nessuno, baby.
Che fare allora? Restare a casa di mammà e papà fin quando non cadrà una casa dal cielo?
Di certo non è la soluzione migliore.
Dunque, se volete mettere sotto scacco qualche agente immobiliare, potete proporre queste alternative e magari avere una possibilità in più di trovare la dimora dei vostri sogni.
O anche semplicemente uno straccio di appartamento che possa definirsi tale.
Ma perchè i proprietari sono così fiscali?
Perchè sono brutti e cattivi.
Be', qualcuno sicuramente sì. Ma non è questo il punto.
Uno dei fenomeni più diffusi nel nostro Paese nell'ambito dei contratti di locazione è la morosità. Per difendersi da questa eventualità, molto spesso, i proprietari di casa scelgono di stipulare contratti d'affitto solo con chi dimostra di avere un reddito fisso.
La busta paga, infatti, rappresenta una garanzia: mostrarla al locatore significa dare dimostrazione della propria capacità reddituale. Questo consente al proprietario dell'immobile di confidare nel pagamento del canone mensile da parte dell'inquilino.
In altri termini, la stabilità lavorativa del potenziale locatario dovrebbe rappresentare la certezza del pagamento del canone pattuito nel contratto di affitto.
Poi il fatto che anche se uno ha un reddito dimostrabile ma va a sperperare il suo denaro al casinò ogni 28 del mese è del tutto relativo.
Hai la carta del potere, e questo conta.
Affitto senza busta paga: è possibile?
Nonostante molti proprietari si rifiutino di stipulare contratti d'affitto senza busta paga, la normativa vigente non impedisce tuttavia a disoccupati, precari, lavoratori a tempo determinato e lavoratori part-time di prendere in locazione un immobile.
Ad oggi, infatti, l'affitto senza busta paga è possibile, a patto che il potenziale inquilino sia in grado di garantire al locatore il pagamento del canone d'affitto.
Non sempre, dunque, l'inquilino è tenuto a dimostrare di avere un reddito fisso a cui attingere per corrispondere al proprietario di casa le mensilità previste dal contratto (let's fuck the system!).
I modi per dimostrare la propria capacità economica esistono e permettono di stipulare contratti d'affitto senza contratto indeterminato e, in generale, senza entrate fisse e costanti.
Come affittare casa senza busta paga e uscirne vivi
Veniamo dunque alla ciccia.
Le persone in cerca di case in affitto senza busta paga, che non percepiscono uno stipendio o altro reddito fisso, hanno la possibilità di offrire al locatore altre garanzie.
Il metodo più diffuso per stipulare un contratto d'affitto senza busta paga è mettere a disposizione del padrone di casa un garante o un co-firmatario del contratto di locazione. Questa terza persona si assume la responsabilità di pagare il debito del locatario in caso di inadempimento.
Dunque assicuratevi che questa persona vi voglia davvero bene.
Se si opta per l'affitto con garante, è necessario inserire una clausola dedicata all'interno del contratto oppure stipulare un contratto autonomo tra locatore e garante. Le tipologie di garanzia sono due: quella che permette al proprietario di casa di chiedere al garante il pagamento del debito senza avviare azioni legali contro l'inquilino inadempiente e quella che scatta solo dopo che l'azione legale contro il moroso non va a buon fine.
Se, invece, si opta per l'affitto senza busta paga con contratto co-firmato, i conduttori che figurano nell'atto sono due: quello effettivo (l'inquilino vero e proprio) e il garante. In questo caso, il padrone di casa può agire legalmente tanto nei confronti dell'inquilino quanto nei confronti del garante.
Assicurazione
Nonostante questa soluzione comporti un costo ulteriore per il conduttore, esistono assicurazioni ad hoc che coprono la morosità da locazione. In caso di pagamenti non corrisposti da parte dell'inquilino, il locatore coperto dalla polizza ha la possibilità di ricevere supporto dalla compagnia assicurativa.
Anticipo e cauzione
Un altro modo attraverso il quale il proprietario dell'immobile può difendersi da eventuale morosità e grazie al quale è possibile affittare casa senza busta paga è la richiesta, da parte del locatore, in sede di sottoscrizione del contratto, di una cauzione o di un anticipo. Cauzione e anticipo non possono essere pari a più di tre mensilità.
La cauzione è utile al locatore in caso di danni arrecati all'immobile da parte dell'inquilino, mentre l'anticipo può essere portato a compensazione delle ultime mensilità che il conduttore è tenuto a versare alla scadenza del contratto.
Attestazione dell'istituto di credito
Dimostrare la propria stabilità economica è possibile chiedendo alla banca di rilasciare un'attestazione in cui assicura al padrone di casa che si è economicamente in grado di sostenere il pagamento del canone mensile della locazione. Questa soluzione è l'ideale per chi ha un conto corrente abbastanza solido, nel quale periodicamente affluiscono disponibilità liquide.
Dichiarazione dei redditi
Nonostante i rischi in termini di privacy e riservatezza, è possibile stipulare un contratto d'affitto senza busta paga presentando al proprietario dell'immobile la propria dichiarazione dei redditi relativa agli ultimi due/tre anni. Questa soluzione è consigliata a chi non ha un lavoro dipendente e percepisce entrate periodiche derivanti da attività terze (come ad esempio da attività digitali sul web).
E concludo dicendo: i soldi non fanno la felicità... figurati senza.
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