Quanto costa il notaio per la stipula di un mutuo?

12.06.2023

Tempo di lettura: 4'

Prima di stipulare un mutuo, bisogna sempre valutarne la convenienza e avere un quadro chiaro delle spese complessive a carico dell'acquirente. 

Spesso, quando si compra casa, si bada principalmente alla spesa per il rogito di compravendita. Tuttavia, occorre frequentemente ricorrere a un mutuo bancario per potersi permettere una nuova dimora, con conseguente necessità di stipulare un atto di mutuo tramite un notaio.

Il più delle volte questo atto viene stipulato dal notaio lo stesso giorno del rogito di acquisto della casa, spesso direttamente presso la sede della Banca.

Perché devo pagare il notaio per la stipula del mutuo?

Il controllo del notaio per il mutuo è fondamentale, soprattutto per quanto concerne la relazione notarile preliminare, che attesta la conformità, l'assenza di vincoli e la regolarità dell'immobile soggetto a ipoteca.

Il notaio è una figura indispensabile nella compravendita di una casa, dato che la relazione notarile certifica che il venditore dell'immobile ne sia effettivamente proprietario, ma assicura anche lo stato giuridico del bene, ovvero l'assenza di ipoteche precedenti.

Come si calcola il costo del notaio?

Il mutuo, come qualsiasi altro rogito notarile, determina il pagamento di diverse voci, in primis le imposte richieste dallo Stato e dalle quali il pubblico ufficiale è sostituto di imposta, e poi la parcella del notaio.

Cominciamo col chiarire che il compenso da pagare al notaio è composto da tre parti, ovvero:

  • le imposte da versare all'Agenzia delle Entrate;

  • l'onorario del notaio e le tasse per l'archivio nazionale notarile (a cui sommare l'IVA al 22%);

  • le somme dovute a titolo di rimborso.

Le imposte richieste dallo Stato prescindono dalla scelta del professionista, essendo fissate dalla legge e variabili in base alla tipologia di immobile oggetto della compravendita.

L'imposta di registro è regolata dal Decreto del Presidente della Repubblica n.131/1986, modificato recentemente, che prevede un'aliquota ridotta al 2% per l'acquisto della prima casa ed un'aliquota del 9% per gli altri casi (ad esempio per l'acquisto di una seconda abitazione).

Se l'imposta viene calcolata su una base imponibile, cioè una somma, determinata dal valore catastale dell'immobile e non dal prezzo di vendita, la legge prevede una riduzione del 30% sui costi notarili. Dunque, è utile innanzitutto determinare il valore catastale della casa (cioè il valore della rendita catastale del fabbricato per un coefficiente che varia rispetto alla categoria catastale).

È possibile calcolare le imposte di registro, ovvero moltiplicare per il 2%, se si tratta di una prima casa (altrimenti per il 9%), e poi sommare l'imposta fissa ipotecaria (di 50 euro) e l'imposta fissa catastale (di altri 50 euro).

Di conseguenza, è ovvio che più alto sarà il costo della casa che stai acquistando, più elevate saranno anche le imposte e dunque i costi del notaio.

Ricavate in un primo momento le imposte di registro, si possono calcolare anche le tariffe notarili, semplicemente sommando l'onorario del notaio alle imposte di registro.

Qual è il costo del notaio? 

Siamo dunque arrivati a rispondere alla principale domanda dell'articolo: quanto costa il notaio per la stipula di un mutuo?

Anche se l'onorario varia sia in base alla zona che al prezzo dell'immobile, generalmente può andare da un minimo di 1.500 euro fino a un massimo di 2.000 euro.

Questa somma può dipendere dal grado di esperienza e professionalità del singolo notaio, ma anche dalla complessità della situazione specifica di una compravendita, che può essere più o meno intricata a livello catastale e documentale.

In ogni caso, prima di scegliere a chi affidarsi e calcolare dunque le spese del notaio sull'acquisto della casa, meglio farsi preparare dei preventivi dettagliati da più di un professionista, dove verificare distintamente tutte le voci (onorario, tasse e contributi).

Chi paga l'onorario del notaio?

Ed eccoci arrivati a tirare le somme. A partire da una questione: chi deve pagare il notaio? Finora non è stato specificato questo punto, ma è abbastanza noto che, per legge, le spese per il contratto di compravendita di un immobile e anche quelle accessorie (tra cui rientrano le spese notarili) siano a carico dell'acquirente.

È anche possibile che le parti si accordino diversamente, magari stabilendo che il costo del notaio sia a carico del venditore o suddiviso equamente tra le parti.

L'importante, però, è che questo punto sia specificato all'interno del contratto di mutuo, altrimenti vale la regola usuale che prevede il pagamento delle spese del notaio da parte dell'acquirente. 

Come pagare il notaio?

Infine, rimane solo un dubbio da risolvere relativamente alle spese notarili, ovvero: quando e come si paga il notaio?

A partire dal 2017, con l'emanazione della Legge sul deposito prezzo (124/2017), non è più possibile rateizzare il pagamento delle spese notarili, dunque la somma da versare al notaio andrà corrisposta in un'unica soluzione.

Le modalità, poi, possono essere diverse: tramite assegno o bonifico bancario (per somme inferiori a 1.000 euro, dunque molto raramente) o tramite assegno circolare per importi superiori. Rispetto al "quando", generalmente il saldo avviene al momento del rogito, ma comunque non oltre. Infatti, se un cliente non dovesse pagare le spese del notaio al momento del rogito, incorrerebbe nel reato di frode fiscale.

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