Ex pazienti oncologici e accesso al finanziamento: una questione spinosa
Quest'articolo nasce da una testimonianza ricevuta dalla nostra redazione da una signora che, per comodità e tutela della privacy, chiameremo Sara.
Sara ha lottato per anni contro un cancro ma, adesso, è ufficialmente guarita. Sara, negli ultimi tempi, ha avuto bisogno di un finanziamento ma non le è stato concesso proprio a causa di questa sua passata condizione.
"Finite le cure ho provato a chiedere un mutuo ipotecario a una banca per avere liquidità, ma l'assicurazione non ha dato il nulla osta" racconta. "C'è una contraddizione: lo Stato per molti aspetti ci reputa guarite, ma per la società non lo siamo. Non ho più l'esenzione del ticket, i miei medici mi dicono che sto bene. Cosa si può fare?"
Purtroppo, pare che, nonostante per la sanità si è ufficialmente ex pazienti e quando non si gode più dell'esenzione del ticket per patologia e quando anche l'invalidità civile torna sotto le soglie che garantiscono una qualche forma di sostegno, purtroppo c'è ancora tutto un mondo di enti privati con cui avere a che fare, che difende i propri diritti e interessi a discapito di una condizione che certamente non ci si è scelti.
Diritto all'oblio: cosa prevede la legge
La Francia è stato il primo paese, nel 2019, a dotarsi di una legge che garantisce il diritto degli ex pazienti all'oblio e, grazie all'azione dei pazienti, altre 4 nazioni hanno seguito l'esempio: Lussemburgo, Belgio, Olanda e, di recente, il Portogallo.
La legge stabilisce che, dopo 10 anni dalla diagnosi per pazienti adulti, e dopo 5 per i pazienti pediatrici, si ha il diritto a non essere più considerati come malati.
Ci sono poi casi specifici di alcuni tumori per cui questi tempi si riducono anche a un anno.
Bisogna tenere conto che il 35% di chi vive dopo la diagnosi di cancro ha meno di 65 anni, quindi nel pieno della vita attiva.
Da diversi sondaggi merge che uno su 4 ha avuto difficoltà ad accedere a mutui bancari. Questo per dare un'idea del problema che noi tutti sottovalutiamo: si tratta di un argomento vastissimo, che va dal diritto ad avere una vita lavorativa senza discriminazioni, a quello di investire nei progetti , al diritto di ricevere un finanziamento.
Chiaramente in questo discorso va messo un focus fondamentale sulle assicurazioni. Spesso gli ex malati di cancro incontrano difficoltà nell'ottenere una copertura assicurativa, per il rischio morte o per la sanità integrativa, poiché la pregressa patologia viene considerata motivo di esclusione.
Un diritto negato che impedisce anche di richiedere mutui o finanziamenti per i quali è uso chiedere la sottoscrizione di una polizza vita caso morte a garanzia del prestito, in una vera e propria ottica di discriminazione sociale.
Qualcosa si muove
Esattamente lo scorso dicembre 2023 il Senato ha dato il via libera al testo per la legge sull'oblio oncologico, già approvato dalla Camera.
La nuova legge, rispettando criteri scientifici, stabilisce che si è considerati guariti quando sono trascorsi 10 anni dalla fine delle cure. Ma per chi si è ammalato prima dei 21 anni è sufficiente che ne siano passati 5.
Inoltre, nei prossimi mesi è previsto che vengano definite, con un apposito decreto del ministro della salute, le forme di cancro per le quali sarà sufficiente sia trascorso un intervallo di tempo più breve per dichiarare la guarigione.
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